venerdì 29 aprile 2011

Nati con la penna: tre caratteristiche per riconoscerli

Saremmo tutti più contenti se esistesse in qualche maniera un gene della scrittura, sarebbe finalmente chiaro chi può dedicarvisi e chi invece sarebbe meglio desistesse.

Dobbiamo accontentarci di concetti molto più labili, e interrogarci su cosa serve davvero per dedicarsi alla scrittura, piuttosto che cercare certezze assolute su chi può e chi non può farlo.

Senza dubbio gli scrittori d'ogni epoca e genere condividono tre tratti ben precisi:
  • talento
  • curiosità
  • disciplina
Forse queste tre caratteristiche sono difficili da misurare, ma sono un buon punto di partenza per interrogarci sul nostro desiderio di essere nati con la penna.


Talento
Il talento di cui parlo io non è - o non è solo - quello "innato": sarebbe bello poter dire subito che o ce l'hai o non ce l'hai.

Poiché però il talento - nella mia personale accezione - include altre sottocaratteristiche, e poiché esse si possono apprendere, io sono per un talento coltivabile, a meno che non si voglia coltivare in Antartide...

Per dirsi talentuosi bisogna:
  • amare le parole, avere una compresione quasi istintiva per i meccanismi linguistici, un orecchio potente capace di percepire il ritmo giusto di una frase, ossia una passione sconfinata per il linguaggio
  • afferrare rapidamente le strutture narrative, essere capaci di sapere a occhi chiusi gli ingredienti essenziali per costruire una storia, riconoscere sin dall'incipit il genere di testo che abbiamo davanti
  • essere devoti alla ricerca della verità e onesti osservatori dell'esperienza umana
Curiosità
L'atteggiamento giusto per scrivere è all'insegna dell'apertura verso l'ignoto.

Lo scrittore è consapevole di ciò che sa ma sogna di poterlo usare per scoprire ciò che ancora non sa.

La curiosità, in questo senso, abbraccia:
  • il desiderio di fare un'esperienza di crescita e non solo di applicazione di un mestiere della scrittura
  • la fame di conoscenza, insaziabile, quella che paradossalmente nasce proprio dal fatto di conoscere qualcosa
  • l'energia per sostenere un costante impegno nello sviluppo delle proprie conoscenze e abilità
Disciplina
I primi due fattori sono necessari ma non sufficienti: l'elemento determinante è la disciplina.

Senza la disciplina il nostro talento resterà come un bel vestito nell'armadio, e la nostra curiosità sarà come un fantasticare di quanto è bello il mondo là fuori standocene però al chiuso di quattro pareti.

Chi scrive con disciplina riesce a:
  • scrivere con regolarità, anche nelle giornate peggiori
  • scrivere intestardendosi, anche quando i dubbi fanno di tutto per spingerti ad abbandonare a metà il tuo racconto o - ancora più subdoli - a iniziarne uno nuovo perché sicuramente più "bello"
  • scrivere seguendo il processo di scrittura in tutte le sue fasi con professionalità, senza saltarne una per pigrizia o per superficialità
Agire da scrittori
Il talento si può coltivare, con studio serio e facendosi aiutare.

La curiosità si può sviluppare comprendendo perché vogliamo scrivere, in che modo ci aiuta a essere noi stessi e come possiamo diventarlo.

La disciplina è roba per persone mature, per questo c'è chi non la sviluppa mai, in questo nostro mondo stile kindergarten.

Scrivere non è solo un hobby e non è solo un mestiere.

Scrivere è uno stile di vita.

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