
È interessante perché allude sia al classico incipit delle fiabe con il c'era una volta, sia all'incipit vero e proprio di una famosa filastrocca.
In questo modo, Collodi "comanda" già al lettore (anzi, si rivolge espressamente ai piccoli) la disposizione giusta con la quale leggere il suo romanzo.
Quasi ogni scrittore è pronto a sostenere come l'incipit sia la parte più delicata da scrivere perché è il momento che cattura l'attenzione.
In realtà ci sono fattori precedenti all'incipit che chiamano qualcuno spingendolo ad aprire le prime pagine di un libro, come la copertina, il titolo, la presentazione in quarta.
Uno scrittore è un artista, e un artista è una persona che sa fare delle scelte ascoltando le proprie emozioni.
Ma qui nasce l'equivoco: se l'artista sceglie, vuol dire che ha davanti un ventaglio di scelte.
Così, se lo scrittore deve scegliere l'incipit del suo racconto o romanzo, lo farà sulla base di una serie di modelli di incipit che in qualche modo sono finiti nella sua mente e memoria.
Se le circostanze della nostra vita non ci hanno permesso di incamerare questi modelli, è cosa buona e giusta incamerarli in maniera volontaria e razionale, per poi lasciare il campo all'emozione e operare la scelta.
Perciò, prima di chiederti quale incipit scrivere, domandati quali tipi di incipit sarebbe possibile adottare?