mercoledì 5 ottobre 2011

Caro editore, ti scrivo...

Chissà se mi pubblicheranno mai un libro, dice l'esordiente a sé stesso, quando fantastica sul suo futuro d'autore.

Chissà se leggeranno mai il manoscritto che gli ho inviato, farebbe bene a dirsi quell'esordiente, prima di costruire su qualcosa di molto "arioso".

Per valutare la qualità, e quindi, la convenienza nel pubblicare un nuovo lavoro, l'editore - o l'agente - deve leggerlo.

Per leggerlo, deve volerlo fare.

In genere, noi esseri umani - quando è in nostro potere - facciamo solo quello che vogliamo, ciò per cui ci sentiamo motivati.

Inviare dunque un testo a qualcuno per farselo pubblicare, senza offrire validi motivi per prenderne visione significa già falciare via il cinquanta per cento delle possibilità.

Perché tra l'esorbitante numero di testi che arrivano in una casa, i criteri di preselezione adottati da chi ci lavora, il taglio delle pubblicazioni che deve corrispondere ovviamente al testo inviato, il lavoro di editing che sicuramente verrà operato, a partire dal titolo che di solito gli editori cambiano per partito preso, si tratta veramente di passare in un crivello.

L'ideale è spedire una presentazione delle proprie intenzioni, una lettera che spieghi all'editore l'idea della tua storia, il senso che ha per te averla scritta e volerla vedere pubblicata proprio presso di lui, e magari un estratto del testo vero e proprio.


Attenzione però a non fare di questa lettera un capitolo aggiuntivo al tuo romanzo: direi che una pagina va più che bene.

Per darti un'idea, ragioniamo per paragrafi:

  1. primo paragrafo: che tipo di racconto o romanzo hai scritto, o stai scrivendo. Quanto è lungo? Dov'è ambientato? Descrivi il personaggio principale ed eventualmente uno o due dei secondari, se molto importanti. In che tipo d'impiccio si trovano? Come si propongono di venirne fuori? Infine, perché noi - ossia l'editore, le persone che dovranno lavorarci per pubblicarlo, i librai, i critici e i lettori - dovremmo prenderlo in considerazione.
  2. secondo paragrafo: descrivi cosa accade al centro del tuo racconto. Come interagiscono tra loro i personaggi? Quali conflitti sorgono tra essi?
  3. terzo paragrafo: descrivi in breve il climax - col punto massimo di conflitto - e la risoluzione, e mostra lo scioglimento della principale linea narrativa, di solito quella del protagonista.
  4. quarto paragrafo: perché questa storia t'interessa? Aggiungi anche cenni al tuo rapporto con la scrittura, sia che tu abbia delle qualifiche, sia che tu abbia solo una passione. Concludi con delle domande specifiche all'editore: sarebbe interessato a leggere il tuo lavoro subito per intero, o preferisce un estratto, o una struttura dei capitoli? Nella sua casa editrice, ci sono regole formali precise per la formattazione dei manoscritti, che tu dovresti conoscere?
Finisco con un segreto: quando uno scrittore comincia a lavorare a una storia, in genere scrive in due o tre frasi tutto lo sviluppo narrativo.

Queste frasi vengono accantonate per un bel po': lo scrittore passa ad approfondire i personaggi, a sviluppare il plot, poi assembla e inizia a stendere narrazione, dialoghi, e così via, fino a completare il racconto.

Quando arriva il momento della lettera di presentazione, tira fuori dal cassetto delle cose accantonate quelle famose due o tre frasi e le utilizza - con le dovute modifiche - per la sua presentazione.

La stessa tecnica - con dovizia di dettagli - la trovi nel mio videocorso Tutto sulla trama.

Alla prossima!

2 commenti:

  1. Gentile Sergio Cima, arrivo qui per via di prima, seconda, e terza persona.
    1., 2., 3., 4. - limitai tutto a tre sinossi, non permisi alcun editing che non fosse il mio e inviai le foto di ciacuna copertina:
    http://www.robinedizioni.it/marlowe-ti-amo
    http://www.robinedizioni.it/dimmi-chi-sei-marlowe
    http://www.robinedizioni.it/doppio-marlowe
    Tanto che il fresco-stampa della "Roba di cui sono fatti i sogni" oggi è qui
    http://www.robinedizioni.it/i-quaderni-del-falcone-maltese-2011
    unitamente ai "Processi evolutivi" che avvieranno un Procuratore dal dentista.
    Cordiali saluti - complimenti per il suo blog - conto di leggerla sul mio
    http://blog.robinedizioni.it/frank-spada
    Frank Spada

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  2. Gentile ano/pseudo/nimo,
    La ringrazio per avermi contattato.
    I suoi dati saranno processati dal mio database e di essi sarà tenuto conto per eventuali progetti a venire.
    Molti saluti e a risentirci
    Serge Sommet

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