Le tue storie brevi sembrano bloccate in una dispersiva descrizione di continui retroscena?
Ti sembra che il flusso narrativo si trascini stanco e che la tua storia arranchi senza meta?
Nessuno meglio degli scrittori di sceneggiature può aiutare gli autori di narrativa a scrivere storie che si muovano nella giusta direzione, ossia in avanti.
Eliminare inutili retroscena, pensare in termini sensoriali agli avvenimenti che vuoi raccontare, strettamente aderenti al momento in cui avvengono, creare una storia o una scena che prosegua con il giusto ritmo verso la sua risoluzione è un'abilità che il narratore può e, a mio parere, deve "rubare" al suo collega sceneggiatore.
Vediamo come.
Ciak, si (ri)scrive
- Scegli una scena da una storia breve o da uno dei tuoi racconti, che ti sembra si stia trascinando a fatica senza che tu riesca a dargli la spinta risolutiva. Si tratta di quelle scene che nel tuo progetto avevi orientato sul versante dell'azione o alle quali avevi comunque assegnato la funzione di portare avanti la storia.
- Riscrivi la scena come un testo teatrale o come una sceneggiatura cinematografica. In altri termini, racconta la storia usando esclusivamente dialoghi e brevissime descrizioni - solo quelle veramente necessarie, come le didascalie dei testi teatrali - delle azioni, dei personaggi e dell'ambiente. Non stare a preoccuparti della correttezza del testo dal punto di vista teatrale o cinematografico: stai riscrivendo come se fosse una sceneggiatura, ma il tuo obiettivo non è scrivere una sceneggiatura bensì pensare alla scena con una particolare attenzione ai cinque sensi.
- Sii essenziale. Pensa in modo strategico a come i personaggi potrebbero rivelarsi attraverso le azioni fisiche e il dialogo. Invece di dire al lettore che tipo è quel personaggio, scriverne secondo le regole del teatro e del cinema, ossia usando solo dialogo e didascalie, ti costringerà a trovare un modo per illustrare il personaggio attraverso i suoi comportamenti, e ciò farà inevitabilmente andare avanti la storia.
- Ora riscrivi la scena attraverso la voce narrante stabilita per il tuo racconto, evitando lunghe descrizioni e aggiungendo, oltre a riportare ciò che fanno e dicono i personaggi, solo quei dettagli venuti fuori durante la riscrittura in forma di sceneggiatura: i fatti ora saranno raccontati con il discorso indiretto, ma si tratterà solo delle informazioni necessarie a far procedere la narrazione, in più la voce narrante descriverà ciò che accade in un modo visivo, e al lettore sembrerà di assistere alla vita dei personaggi e non di ascoltare la voce di un narratore.
- Prenditi qualche giorno di distacco dalla scena e torna a rileggerla dopo aver fatto passare un po' di tempo: noterai senz'altro come è cambiato il passo narrativo.
In alcuni casi, sarà necessario comunque servirsi di retroscena e passaggi informativi, affinché il lettore abbia un quadro chiaro della trama.
Cerca di distinguere ciò che è assolutamente necessario e ciò che invece il lettore sarebbe in grado di desumere grazie ai dialoghi e all'azione.
I lettori in genere hanno intuito fine e ricordano molti più particolari di quanti noi ci potremmo aspettare mentre siamo lì a scrivere e a ordinare la matassa delle nostre idee.
Per questo, si raccomanda sempre di rileggere facendo passare un po' di tempo, perché gli scrittori sono i peggiori lettori delle proprie creazioni, mentre il tempo che passa fa acquisire loro il necessario distacco, e l'opera gli sembra quasi scritta da un altro, così essi possono giudicarla con più obiettività.
Fai attenzione a non confondere la narrativa col teatro o col cinema: l'esercizio ti fa lavorare con una tecnica da sceneggiatore, ma tu non stai scrivendo per il palcoscenico o lo schermo, bensì per la pagina scritta, il cui meccanismo base non è mostrare - come nel caso di teatro e cinema - bensì evocare.
Non sarà difficile inserire in seguito tutte le informazioni necessarie.
Se non hai troppo tempo e non puoi aspettare che passino i giorni necessari per una tua lettura obiettiva, fatti aiutare e chiedi a qualcuno di cui ti fidi di leggere, col preciso intento di farti sapere se ci sono tutte le informazioni essenziali alla comprensione o se dovrai integrarle ancora.
Ora apri quel cassetto e tira fuori il manoscritto che avevi messo a dormire pensando che da quelle "sabbie mobili" in cui era finito non lo avresti più riportato alla luce.
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