venerdì 20 aprile 2012

Idee per scrivere: come trovarle, come usarle, come esserne felici

La domanda più comune che si pone chi vuole scrivere narrativa è senz'altro quella sul come farsi venire idee per una storia da raccontare.

La domanda arriva quando l'aspirante scrittore scopre che non è come aveva sempre pensato, cioè che i grandi scrittori vedono le proprie idee sbocciare da sole nella propria mente creativa.

La domanda poi ritorna, quando chi vuole scrivere si rende conto che non c'è nessuna segreta tecnica da imparare, nessun metodo infallibile, nessuno stratagemma a colpo sicuro per inventare le proprie storie.

Eppure è vero che tutti noi abbiamo molte più idee di quante ne possiamo scrivere.

Il problema non è la loro mancanza ma il metodo per tirarle fuori dalla nostra testa.


Come iniziare
Visto che tutti i manuali di scrittura ti dicono che devi partire dall'avere una solida idea per la tua storia, non sarebbe male se ti dicessero anche da dove prenderla.

Questo punto genera molta frustrazione negli aspiranti scrittori e crea tra essi il mito in base al quale alcune persone hanno il dono di inventare storie e altre no.

Lo sbaglio sta nel considerare la nascita di un'idea come un evento momentaneo piuttosto che come un processo di lavoro.

Gli scrittori alle prime armi spesso partono da questo presupposto errato: le idee per una storia nascono come flash, lampi creativi, ispirazioni improvvise che di punto in bianco si affacciano nella mente.

In realtà, anche quando capita di avere esperienze simili esse non sono mai davvero improvvise ma sono solo il sommarsi di tante piccole microesperienze passate sotto silenzio che, come in un puzzle, a un certo punto raggiungono una configurazione tale da mostrarsi come un insieme coerente, cioè un'idea completa.

Quando questo succede noi diciamo a-ah! e pensiamo che la Musa ci abbia baciati, mentre è tutto frutto del nostro esporci a letture, visioni di film, contatti con le persone, visite a luoghi e altre attività preparatorie.

La prima cosa che devi fare è liberarti da quest'idea sbagliata: le storie non nascono da un momento all'altro.

Quello che ti serve sono piccolissimi elementi di ispirazione dai quali partire, forse un luogo che ti affascina, la descrizione di uno strambo tipo, un dialogo acceso che desta attenzione e intriga, persino un titolo.

Hai un dovere dal quale non puoi sottrarti: devi prendere costantemente nota di tutti questi elementi che si affacceranno nelle tue giornate, questi sì che saranno improvvisi, come flash, e per questo hai bisogno di imprigionarli nel tuo taccuino.

Un lavoro che devi fare in qualsiasi momento della giornata, tranne quando decidi di sederti a scrivere il tuo racconto.

Infatti, nelle tue sedute di lavoro dovrai prendere questi piccoli elementi raccolti e usarli come punto di partenza per scrivere.

Scrivere che cosa, ti chiederai?

Semplicemente, scrivere ciò che ne pensi, ciò che ti suscitano, ciò che ti lasciano immaginare, ciò che per associazione ti fanno venire in mente.

C'è solo una regola: devi scrivere più velocemente che puoi.

Non devi stare ad analizzare ogni microtesto che produrrai, devi solo puntare a trasformare i piccoli elementi raccolti nel tuo taccuino in pezzi di almeno una o due pagine, tutto qui.

Può darsi che tu ti accorga di scrivere qualcosa di completamente diverso dal punto di partenza: va benissimo, vuol dire che quell'elemento ha scatenato in te una serie di associazioni creative, ed è questo il tuo obiettivo.

La cosa più difficile e importante è un'altra: poiché ti verrà la tentazione di dire ecco, questo pezzo può essere già una storia, io ti dico non farti tentare da questo diavolo dentro di te!

Non è ancora il momento di pensare a ciò che hai scritto in termini di storie, esse sono solo idee sviluppate, perché è di questo che si occupa questo post, ricordi?

Quello che devi produrre è volume di parole, frasi, righe, pagine, nel modo più rapido e meno faticoso possibile, cioè quello che ti ho appena illustrato.

Quando avrai fatto questo lavoro a partire da almeno quattro o cinque elementi, ti stupirai di come il tuo cervello, di lì a poco, completamente da solo, li trasformerà in una struttura narrativa completa.

Come funziona
Quando prendi uno degli elementi raccolti per espanderlo, non cercare di forzarti a scrivere una storia, un racconto.

Fatti piuttosto delle domande per chiarire le zone oscure dell'appunto che hai preso.

Io posso anche prendere nota di una cosa banale come il soffio del vento, ma poi mi posso domandare che giorno era, chi soffiava, "vento" è il soprannome di qualcuno, il vento muove qualcosa o batte su qualcosa, è un vento che vedo o che sento, e soprattutto lo vedo e lo sento io o qualcun altro, e se fosse il vento stesso a raccontarsi?

Capisci come da un semplice brandello di frase come questo io posso scrivere qualcosa che ha già in sé abbastanza suggestioni per garantirmi tre pagine di scrittura densa?

Questo metodo si basa sul principio del judo: sfruttare la forza dell'avversario a proprio vantaggio.

Se saprai resistere alla tentazione di scrivere subito una storia invece che limitarti a espandere gli elementi di cui hai preso nota, proprio la tendenza del cervello a voler mettere ordine e a strutturare in forma narrativa volgerà a tuo vantaggio.

Arriverà un momento in cui il tuo cervello troverà un senso, una logica, una coerenza tra i vari microtesti e non ti permetterà più di limitarti a espandere le idee.

Quello sarà il momento in cui potrai iniziare a lavorare alla tua storia, scoprendo che essa in pratica esiste già e ha solo bisogno di alcuni aggiustamenti.

Le idee infinite
È come attingere da un pozzo senza fondo, la cui acqua è assolutamente gratuita perché è fatta di percezioni, sensazioni e pensieri che ogni giorno, a ogni ora, prendono vita nella tua mente, e tu devi solo catturarle nel tuo bloc notes.

Lavorare all'espansione di un'idea genererà sempre nuove idee.

Questo è il segreto per non rimanere a secco, per costruire senza sforzo lo scheletro delle tue storie e soprattutto per essere davvero felici di potersi dire scrittori.

7 commenti:

  1. grazie!!!!! il tuo post è stato utilissimo!!!!! compro a comprare un taccuino

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  2. Grazie a te e auguri per la tua scrittura!

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  3. grazie,vedrò di non rimanere senza parole,utilissimo il tuo post...

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  4. Davvero ''illuminante''. Non credo ci sia modo migliore di spiegare come prendere l'agognata ispirazione dell'apprendista scrittore! Le faccio i complimenti per la semplicità con cui è riuscito ad esprimersi!

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  5. Grazie per la semplicità disarmante con cui in un attimo ha cancellato ogni paura, ogni più subdola resistenza dell'inconscio che mi demoralizza, mi fa pensare di non avere il "dono dello scrittore" e mi fa rinunciare ogni volta a provarci.

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