Presento con piacere a tutti i lettori Anna Matacchione e il suo racconto breve, ispirato da uno degli esercizi del minicorso Storie brevi, intitolato Tua madre.
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Ecco il racconto e auguri ad Anna.
Ricordo ancora il suo sguardo, nei pomeriggi passati insieme a fare i compiti, a casa tua.
I suoi occhi si stringevano in un sorriso tenero e amorevole posandosi su di te.
Io la fissavo incantata, nutrendomi di quell’amore sconosciuto e sognato che dai suoi occhi,
sfiorando appena i lembi del cuore, si irradiava in tutta la stanza, come profumo di biscotti appena
sfornati, carezzandomi l’anima.
Mio Dio quanto amore respiravo e quanto segretamente ti ho invidiata.
Mai sarei andata via. E quanto a lungo ho desiderato e sognato invano, come respiro vitale, che gli
occhi di mia madre si posassero su di me almeno una volta, con la dolcezza struggente e infinita
di … tua madre…
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