lunedì 25 ottobre 2010

Programmare il tempo per scrivere

Dobbiamo fare il miglior uso possibile del tempo libero.

Non lo dice un guru o un modernissimo trainer in personal development, ma Gandhi, ossia una persona decisa a fare davvero ciò in cui credeva.

Noi crediamo nella scrittura?

E allora scriviamo.

E qui spuntano i problemi.

Spesso le faccende quotidiane hanno il sopravvento sullo scrivere.

Scrivere sembra sempre più dispendioso di tutto il resto e non importa quanto noi dichiariamo la sua importanza: riusciremo sempre a trovare qualcos’altro da fare.

Quasi tutto appare più facile che sedersi lì per un determinato tempo e piazzare le parole sul foglio.

Temo che, come me e tante altre persone, tu ti imbatta spesso in scuse per non sederti lì a lavorare.

Vediamone alcune:


  • Devo preparare del lavoro
  • Devo scegliere la tenda della doccia
  • Ho solo un’ora, è troppo poco
  • Devo leggere le email
  • Devo sistemare casa, se viene qualcuno
  • Lo farò domani

Sicuramente ne conosci tante altre, e hai la tua lista personale.

Anzi, facciamo così: interrompi pure la lettura, prendi un foglio e butta giù la tua lista di scuse preferite, io ti aspetto qui.



Fatto?

Scommetto che già ti senti meglio.

Tutto ciò che hai scritto nella lista può sempre accadere oggi, e così lo scrivere sembra sempre possa slittare a domani, ma è un domani che spesso non arriva mai.

Ci sono soluzioni, ti starai chiedendo?

Di certo, non ti serve anticipare la sveglia per guadagnare ore, le toglieresti al tuo sonno prezioso.

Ma è essenziale che tu trovi un’ora ogni giorno da dedicare alla scrittura, non mi importa a che ora e in che circostanze.

Quando questa regola sarà diventata un'abitudine, ne saprai molto di più e potrai pensare a pianificare con più attenzione il tuo lavoro.

Ma la regola da rispettare è:

la mia ora per scrivere è intoccabile: niente scuse!


Vuol dire che per tutto il tempo necessario ti impegni a trovare ogni giorno un’ora.

Se hai davvero solo un’ora potrai svolgere bene il lavoro di scrittura libera; se ne hai di più potrai prenderla con più calma.

Per adesso, sappi che il tuo tempo è sacro.

Più in là imparerai a fissare un giorno preferito, una fascia oraria prediletta, tempi nei quali ti senti più a tuo agio.

E quando lo farai, dovrai usare la massima precisione, stabilendo per esempio di scrivere dalle 10.12 alle 11.49 del martedì e del venerdì.

Proprio così: ore e giorni esatti.

Questo perché la precisione e la specificità rendono sacro il tuo tempo di scrittura.

Facci caso: tutti i rituali sacri hanno giorni e ore stabilite, quindi anche la tua ora.

Parleremo in seguito di questa modalità.

TI ASPETTAVI IDEE RIVOLUZIONARIE?

Non ce n’è bisogno, credimi.

Ammesso che tu ritenga davvero importante dedicare un’ora alla scrittura, trasformare questa credenza in realtà è tutto un altro paio di maniche.


Parliamone.

Anch’io un tempo vivevo in una sorta di flusso motivazionale: ero capace di sedermi e produrre fiumi di scrittura, con il piacere di sentire questa energia, e senza alcuna stanchezza nonostante studiassi per la laurea e lavorassi ai miei laboratori.

Devo ammettere che le cose pian piano sono cambiate.

Ho scelto nuove avventure lavorative, ho cambiato città, ho iniziato una convivenza, nuova casa, nuovi rapporti, nuove incombenze.

Ho continuato a scrivere e a produrre materiali per i miei corsi.

Ma ho iniziato ad avvertire qualche difficoltà nel conciliare tutti gli impegni.

Così ho avuto la necessità di organizzare un calendario di scrittura, ho preso un’agenda di quelle che suddividono la giornata in ore e ho iniziato a programmare i miei tempi di scrittura settimana per settimana.

Volevo essere sicuro di non venire meno alla sacra ora.

Ha funzionato, ti chiederai?

Nei primi tempi, se qualcos’altro si sovrapponeva ai tempi programmati – soprattutto qualcosa di piacevole, andare in piscina, una passeggiata con gelato, una minivacanza – prima provavo disappunto, pensando all’infelice coincidenza, ma poi cedevo e l’ora di scrittura saltava con facilità.

Dopo un po’, ho iniziato a pensare che avevo un bel dire di essere un professionista della scrittura se poi venivo meno così ai miei impegni.

Adesso, se qualcuno mi invita, faccio presenti i miei impegni e cerco un’alternativa.

Soprattutto, quando scrivo spengo qualsiasi distrazione come email, cellulare, skype e quant’altro.

Lasciamelo ripetere, è importante:

fissa data e ora precise per scrivere, prepara quello che ti serve e di’ a tutto e a tutti di non rompere!


Non dirglielo così, però…

Ora è il momento di iniziare a programmare il tuo tempo per scrivere.

Fissa nella tua agenda l’ora da dedicare alla scrittura e comunicalo ai tuoi cari e a chi ti sta più vicino, affinché non ti tentino con distrazioni varie.

Il mio consiglio è partire in quarta, perciò, fissata la tua ora, lanciati subito nella scrittura del primo capitolo del testo che vuoi produrre.


Hai capito bene: oggi prova a scrivere il tuo primo capitolo.

Attenzione: ho detto prova.

Senti comunque la libertà di scrivere castronerie o bugie.

Ma la prima frase, voglio sia una frase volutamente noiosa, banale, scontata (hai presente era una notte buia e tempestosa o quel terribile inizio dei testi di attualità, al giorno d’oggi? ecco, una cosa così).

È molto, ma molto, ma molto improbabile sia davvero il tuo primo capitolo, ciò che scriverai oggi.

Ma per sapere cosa vogliamo scrivere, dobbiamo prima scartare ciò che non vogliamo scrivere: è un passaggio inevitabile, credimi.

Il saggio Antifonte affermava:

Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono: e intanto il tempo si consuma e fugge via.

Basta con i preparativi: mettiti al lavoro.

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