domenica 16 ottobre 2011

Perché la tua scrittura non va avanti di un passo

...e cosa fare per dargli una mossa, potrei continuare.

Scrivere è difficile, d'accordo.

Scrivere ogni giorno, come fosse l'attività principale della tua vita, dedicargli il giusto tempo e il giusto impegno, poi, sembra ai più un'impresa.

La difficoltà comporta il rischio di fallire, per questo molte persone rinunciano, pur di non dover affrontare lo spettro del fallimento.

In questo modo, si condannano a una vita senza...

  • senza essere ciò che sognavano di essere
  • senza essere ciò che davvero sono, dentro di loro
  • senza aspettative degne di rendere la vita significativa
  • senza scoprire mai se ne sarebbero state capaci
Far diventare la scrittura protagonista della tua vita non dipende dal caso, dalla fortuna o dalle congiunzioni astrali.

Alcune cose funzionano, altre no.

Poiché a me piace sempre liberare la strada dagli ostacoli, ecco alcune importanti ragioni per le quali la tua scrittura non va avanti di un passo.
  • manchi di organizzazione: molte persone si dicono ecco, da adesso inizierò a scrivere, senza specificare quando, in che fascia oraria, quanti giorni alla settimana, con quali obiettivi e quando raggiungerli, quali fasi della scrittura svolgere in un dato momento e quali altre in un momento successivo. Senza chiamare lunedì e martedì, senza dire alle otto o alle sedici, senza dire tra un mese o tra sei mesi, e soprattutto senza scrivere tutto questo su un'agenda o anche su un pezzo di carta, non andrai da nessuna parte
  • parti a razzo: anche se pianifichi la tua attività di scrittura, può darti che tu lo faccia nel modo sbagliato, caricandoti troppo. Meglio scrivere per soli cinque minuti al giorno piuttosto che immaginare di riuscire a scrivere sei capitoli in una settimana. Inoltre, quando pieni d'entusiasmo, ci accingiamo a iniziare una nuova attività, nella nostra mente si produce una miriade d'idee e noi vorremmo seguirle tutte, ma è un carico eccessivo che nel giro di pochi giorni ci farà sentire spossati. Stabilisci come partire, poi taglia via la metà di quanto hai stabilito, per sicurezza
  • ti fidi della tua memoria: gli scrittori lo sanno bene, le migliori idee se ne vanno via a una velocità impressionante se non le fermi su carta. Ma questo vale anche per lo svolgimento quotidiano delle attività di scrittura. Le hai pianificate ieri e oggi pensi di ricordarti cosa avevi stabilito il giorno prima. Spesso però non è così, perciò prendi nota di tutto ciò che passa nella tua mente e controlla sempre il giorno dopo ciò che ieri hai registrato
  • non sei attendibile: quante persone sanno della tua volontà di dedicarti alla scrittura? Io lo capisco, tu non lo dici agli altri perché non vuoi che gli altri sappiano di un tuo eventuale fallimento in questo progetto. Così però stai già tagliando le gambe al tuo sogno. Invece, dichiarare agli altri, in una sorta di outing, il tuo progetto, può essere una forma di autoincentivazione molto potente. Anzi, nomina qualcuno tuo confessore o consulente personale, in questa nuova avventura, portagli da leggere ciò che scrivi, discuti con questa persona per avere un punto di vista alternativo e la tua scrittura si arricchirà
  • non hai un piano B: un bel giorno la tua lavatrice va in panne e tu dovrai smettere di scrivere per svuotarla e pulire il filtro. Un altro giorno, le tue gatte ribalteranno il forno dove avevi lasciato a raffreddare un ottimo plumcake alla zucca. Un altro giorno ancora, arriva il padrone di casa a sostituire alcuni listelli del parquet e tu te n'eri completamente dimenticato. Tutte cose accadute a me nell'arco degli ultimi dieci giorni ma sono sicuro che tu potresti raccontarmi la tua sfilza personale d'imprevisti. Il guaio di pianificare sta nel non pianificare una soluzione d'emergenza. Se io per esempio non avessi organizzato le mie attività stabilendo di farle con tre giorni d'anticipo rispetto al tempo necessario, sarei stato davvero nei guai a causa di questi imprevisti. Il piano B quindi può consistere nel riservarsi del tempo in più da sfruttare in caso di necessità, oppure nel distribuire parte dell'attività nei tempi morti della giornata, o ancora nel sostituire un impegno di scrittura che richiede un'ora con un'altra operazione che invece ne richiede mezza e portarsi comunque avanti. In nessun caso dovrai usare gli imprevisti per recitare la parte della persona scoraggiata, alla quale un destino cinico e baro ha messo i bastoni tra le ruote
Tutti i miei corsi t'insegnano l'importante arte di pianificare il tuo tempo per scrivere.

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