martedì 17 settembre 2013

Una vita per scrivere

Se io ti dicessi che hai a disposizione sempre davanti a te la formula magica per estrarre dalle cose ordinarie qualcosa di straordinario?

I dettagli della vita quotidiana sono una miniera d'oro che aspetta solo di essere estratto per andare a impreziosire la tua scrittura.

Tutto ciò che devi fare è prestare attenzione, come se mettessi la tua vita su un vetrino da infilare sotto al microscopio, e poi raccontare che cosa vedi.

Ecco qualche spunto per cominciare.


Occhio!
A dire il vero anche orecchio e tutti gli altri sensi.

Ogni cosa che ti succede può celare in sé un messaggio illuminante.

Inizia dalle persone: c'è chi, tra una parola e l'altra, infila un sospiro, e c'è chi gioca a lamentarsi.

Però, mentre fa questo o altro, mentre cioè lancia un messaggio esteriore, di contenuto, nello stesso tempo fa qualcos'altro.

È qui che devi fare attenzione: mentre quella donna biasima il marito, che cosa fa con le mani? Che espressione assume il suo viso? A chi o che cosa somiglia, mentre parla? Quante parole usa per esprimere ciò che vuole dire?

Ogni persona, senza volerlo, non si limita a parlare delle cose al di fuori di sé, ma con il corpo e il tono della voce commenta sé stessa mentre si esprime.

Se in una pagina di racconto riesci a far vedere i tuoi personaggi fare lo stesso, i tuoi lettori ne resteranno ipnotizzati.

Raccogli questi dettagli e in breve tempo ti troverai un campionario per rendere vivi i tuoi personaggi.

Azione!
Potrei citarti Hemingway, per fare il grande, ma mi basta anche Francesco Piccolo - non che io lo ritenga inferiore - per rendere l'idea.

Entrambi ci hanno regalato racconti e romanzi di successo, ma se io ti chiedessi che cosa hanno in comune?

Tutto ciò che raccontano non lo hanno immaginato restandosene seduti a tavola.

Ogni loro lavoro è frutto di esperienza diretta.

Dalle cose vissute di persona, essi hanno tratto spunto se non addirittura hanno narrato per filo e per segno - ma con stile - avvenimenti ed esperienze che li hanno visti protagonisti.

Questo non significa che se stai scrivendo di fantascienza dovrai organizzarti per andare nello spazio.

Però puoi fare una visita a un planetario o a un osservatorio, o andare a vedere una delle bellissime mostre scientifiche che ogni anno arricchiscono le nostre città, o ancora fare un giro all'università  - anche quelle popolari - per andare ad ascoltare qualche lezione.

Persino a casa tua puoi fare qualche esperimento interessante, magari portando il casco per qualche ora, come un astronauta, e prendendo nota di tutte le sensazioni, curiose o sgradevoli, per stimolare la tua fantasia.

Carpe diem!
Quando lo stupore, lo sgomento, la tristezza, l'euforia, il terrore, il risentimento, e chissà quante altre emozioni prendono possesso di te, del tuo corpo e dei tuoi pensieri, approfittane per scrivere esattamente come ti senti.

Nel caso delle emozioni spiacevoli questo ti aiuterà anche a superarle, e ci avrai guadagnato altro materiale utilissimo per la tua scrittura.

Non limitarti a identificare l'emozione, ma cerca di approfondire quali sensazioni fisiche ti provoca, quali associazioni di pensiero fa scaturire, quali movimenti, spostamenti, azioni o decisioni ti ha spinto a mettere in atto.

Prova soprattutto a cogliere al volo le reazioni più immediate e naturali di fronte a eventi inattesi, perché sono le più interessanti da riutilizzare quando descrivi un personaggio.

Può esserti utile creare un vero e proprio raccoglitore, o anche una scatola, dove archiviare tutto il materiale.

Come usare tutto questo
Il modo più facile per esercitarti è prendere un brano al quale stai lavorando e cercare di incorporare alcuni di questi dettagli.

L'obiettivo non è quello di trovare la soluzione  a una trama che non riesci a completare, ma rendere più intensa la tua capacità di narrare.

Quando rileggi e revisioni i tuoi racconti, prova a usare questo materiale per migliorare le parti che ti sembreranno più superficiali e abbozzate, in modo da renderle precise in ogni minimo particolare.

Questo sì che è un modo concreto per dire che hai dedicato la tua vita alla scrittura!

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