mercoledì 16 aprile 2014

Di che cosa parla il tuo romanzo?

Ci sono diversi modi di rispondere  a questa domanda.

Alcuni diranno che sono partiti da un'idea, ma quanto se ne siano allontanati o quanto l'hanno elaborata modificandola?

Altri potrebbero rispondere di aver visto il loro personaggio, e questa visione ha ispirato la vicenda, ma dire che un romanzo parla di un personaggio sarebbe quasi tautologico.

Altri ancora magari penserebbero alle situazioni che si vengono a creare tra i personaggi, o agli ambienti e ai paesaggi nei quali si dipana la vicenda, lasciando ancora inevasa la domanda.

Di che cosa, dunque, parla, 'sto benedetto romanzo?

Di un tema, che potremmo chiamare anche argomento, idea centrale o concetto.

Anzi, di solito si definisce il tema come l'idea fondamentale attorno alla quale ruota la vicenda.

Ma le idee sono di diverso tipo, e questa definizione non è né specifica per il lettore né utile all'autore quando ne deve scrivere.

Di solito, questa idea di tema corrisponde a concetti come la giustizia, la morte, l'amore.

Di che cosa parla? D'amore, e così faremmo rientrare in un'unica categoria romanzi diversi se non addirittura contraddittori.


Il pensiero dell'autore
A volte, il tema inteso in questo senso può farsi più specifico.

Per esempio, dal grande e genericissimo tema dell'amore, si potrebbe passare al più focalizzato tema l'amore eterno non esiste.

Dal tema vago della giustizia si potrebbe anche ottenere il più particolareggiato tema la giustizia umana è sempre imperfetta.

Sono sicuramente modi di considerare questi concetti più dettagliati, ma ancora non funzionano.

Innanzitutto, sono temi che quasi sempre si ricavano  a posteriori, inoltre sono opinioni e pertanto soggetti a discutibilità, e infine non hanno utilità pratica per chi scrive.

Come possiamo pensare al tema di un romanzo prima di scriverlo e in modo che faciliti la scrittura?

Agisci!
Il tema di un romanzo può essere deciso a priori e aiutare a sviluppare la storia, a patto che sia un'istruzione, un imperativo, un'esortazione a prendere posizione.

Un conto è provare a scrivere una storia con tema l'amore eterno non esiste, e dover pensare di far accadere determinati eventi che possano farlo ricavare al lettore.

Un altro è mettere il personaggio nella posizione di pensare evita di legarti troppo a qualcuno altrimenti soffrirai.

Se usiamo un comando simile, ogni minima cosa che il personaggio affronterà - dal fare la spesa ad andare a trovare i genitori fino a conoscere una persona e sentire che gli piace - sarà vissuta nel modo specifico, unico, e giustamente limitato che il comando di partenza gli imporrà.

Se scriviamo un romanzo sull'imperfezione della giustizia terrena, dovremo architettare una vicenda giudiziaria che lo dimostri.

Se invece prendiamo un giudice e lo istruiamo o lo mettiamo nella posizione di credere che decidere il destino degli imputati è una responsabilità troppo grande, che bisogna mettersi nei loro panni, e che i mezzi investigativi della procedura di giustizia non sono sufficienti a comprendere per giudicare, ogni singolo momento della vita di questo giudice sarà animato da un intento preciso, e sarà turbato da una convinzione inquietante.

In questo senso, grazie a un imperativo, a un'istruzione, a un comando, a una presa di posizione, il tema aiuta materialmente a inventare la storia del personaggio.

Perché in qualche modo costringe quel personaggio a reagire alle situazioni, a tutte le situazioni, nel modo prescritto dal tema.

Cambia!
Il tema così inteso può anche cambiare.

In moltissime storie in realtà questa non è una possibilità e i temi cambiano davvero.

Molti personaggi cominciano a vivere la vita prevista dall'autore, finché qualcosa non ne modifica la convinzione di base, l'istruzione o il comando che li anima.

Il tema diventa così ancor più chiaramente un insegnamento, e anzi, un modo per creare il tema della propria storia è chiedersi che cosa insegneremmo a qualcuno se potessimo insegnargli soltanto una e una sola cosa?

Scegli!
Che tu scelga o meno il tema del tuo romanzo, esso lo avrà.

Potrà sembrarti scarso, potrà apparirti lontano da quello che credevi fosse il punto centrale, ma ce l'avrà.

Addirittura, tu potrai resistere a questa verità, mentre il lettore si accorgerà subito del tema della tua storia.

Quando leggiamo un romanzo, non solo quando lo abbiamo finito, i dettagli fanno presto a sfocare, ma il tema invece - anche a distanza di anni - non si cancella, e quella storia resta per noi indimenticabile.

Indimenticabile vuol dire che abbiamo sentito tutta la forza del tema, dell'istruzione, del comando, della presa di posizione, anche se in realtà non ci ricordiamo ogni singolo episodio della vicenda, a volte non ci ricordiamo nemmeno i nomi dei personaggi.

Perciò, scegli il tema e non lasciare che esso arrivi al lettore da sé.

Lasciati sorprendere dalla bellezza e dalla creatività di scoprire la tua prossima storia a partire da un tema.

Nessun commento:

Posta un commento