giovedì 28 luglio 2011

Il mensile di Iltuowritingcoach: Luglio 2011

Questione di incipit!
Quando ho aperto la prima pagina dell'ultimo romanzo di Marco Archetti ho visto come già completato questo post, Una prima pagina da manuale.

Una serie impressionante di "trucchi" per accendere la curiosità del lettore, tutti belli "zippati" nella primissima pagina del romanzo.

Bravura e astuzia sono sempre un binomio vincente.

La virtù di essere brevi
Basta cambiare una vocale e quel brevi diventa bravi.

Come Anna Matacchione che ci regala questa piccola perla, scritta grazie a uno degli Esercizi di scrittura: tua madre, esercizi che puoi trovare nel minicorso aperto a tutti gli iscritti al blog.

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L'APC della scrittura
Non è un errore di battitura.

A sta per Abilità, P sta per Pratica e C sta per Costanza.

Ecco per te le tre chiavi irrinunciabili per scrivere un romanzo.

Domenico è sempre Domenico
Volevo scrivere un post sulla scrittura nella scrittura, quell'affascinante modalità con cui gli scrittori raccontano di sé stessi mentre scrivono lo stesso romanzo che tu hai tra le mani.

Sono consapevole, invece, che La scrittura nella scrittura: dentro e fuori dai romanzi di Starnone è venuto soprattutto come un omaggio sfegatato a questo autore del quale non posso fare a meno, anche per le origini comuni, lo ammetto.

Qui parliamo di grandi lezioni di letteratura, non farti scappare questo post e soprattutto i suoi romanzi.

Giochi di una notte di mezza estate
Inventare una storia può essere un gioco estremamente divertente.

Non parlo delle modalità fiabesche o da animazione per bambini, alle quali peraltro va tutto il mio rispetto, visto che tuttora le pratico.

Il gioco che ti propongo in Scrivere un libro... su che cosa? coniuga la capacità tutta infantile di creare collegamenti tra elementi a caso, e il brivido tutto adulto di non sapere dove andrai a parare, ma con la certezza di pervenire a un risultato sicuro: una storia da raccontare.

giovedì 21 luglio 2011

Scrivere un libro... su che cosa?

La grande idea
Tutti la vorremmo.

Svegliarci con l'illuminazione e vedere già, davanti agli occhi della mente, una storia da scrivere già bella e formata.

O anche solo una buona idea di partenza.

Una di quelle che puoi scrivere in breve, su un foglietto al volo, senza addentrarsi nei dettagli, solo i concetti chiave, i personaggi più importanti, qualche fatto saliente.

Sveglia!
Qual è la realtà?

Fogli bianchi che aspettano, appunti che non trovano una quadratura, mezzi racconti abortiti dopo una pagina incerta.

Non solo la grande idea per scrivere un libro, ma anche uno straccio di pensiero per iniziare, a volte, latita.

Spesso è proprio il desiderio eccessivo di riuscire e la troppa concentrazione a saturare la creatività.

Bisogna ricorrere a procedure capaci di accompagnare la mente bloccata oltre l'ostacolo: come in Tutto sulla trama, il percorso guidato in dieci passi per comporre una storia completa e solida, con la procedura integrale per scrivere il tuo libro scena per scena.

A volte però è proprio l'idea di partenza che fatica ad arrivare, e non puoi sviluppare alcuna trama senza uno straccio d'idea da cui partire.

Per uscire dall'inghippo, c'è bisogno di aggirare il controllo della mente.

venerdì 15 luglio 2011

La scrittura nella scrittura: dentro e fuori dai romanzi di Starnone

Cos'hanno in comune un romanzo come Se una notte d'inverno un viaggiatore, un dramma come Sei personaggi in cerca d'autore e un film come Otto e mezzo?

Sono tra i più classici esempi di opera autoreferenziale, cioè che parla di sé stessa.

Infatti, nel romanzo di Calvino, il protagonista cerca di leggere un romanzo che non ha mai fine, come quello che leggiamo noi, nell'opera di Pirandello, i personaggi mettono in discussione il modo in cui vengono rappresentati, nel film di Fellini, il regista si lascia sommergere dalla sua crisi produttiva per poi decidere di raccontarla nel suo film, lo stesso che vediamo noi spettatori.

Un gioco vertiginoso, per l'autore, che deve ricorrere a ogni virtuosismo, e per il lettore/spettatore, attento a non perdersi nelle pieghe dell'intreccio di realtà e finzione.

Forse perché ho sempre amato questo tipo di storie, negli ultimi mesi ho vissuto una meravigliosa esperienza con gli ultimi quattro romanzi di Domenico Starnone.

martedì 12 luglio 2011

Scrivere un romanzo: le tre chiavi irrinunciabili

Vuoi scrivere il tuo romanzo ma vuoi la certezza di arrivare fino in fondo?

Non vuoi scoprire di far parte dell'elenco sterminato di aspiranti scrittori evaporati nel nulla?

Vuoi la garanzia di non sprecare una risma di fogli per un manoscritto inevitabilmente incompleto che butterai da qualche parte in attesa dell'idea risolutiva?

Non è un problema di case editrici, non è un problema di trame o personaggi, non è neanche un problema di timidezza o inferiorità.

Ti manca l'APC.

Hai letto bene, non l'ABC ma l'APC:
  • Abilità
  • Pratica
  • Costanza
Certo, un filtro magico non esiste e molto dipende dalla personalità di ognuno, ma con queste tre chiavi la tua motivazione a scrivere e arrivare fino in fondo può raggiungere il livello che desideri.

Soltanto una piccola percentuale di tutti coloro che iniziano a scrivere un romanzo arrivano fino in fondo, spesso per eccesso di ottimismo, per troppa semplificazione e per un'irrazionale idea per la quale il romanzo si scriverà da solo, in qualche modo.

Nulla di più sbagliato: scrivere un romanzo significa nello stesso tempo imparare a scrivere un romanzo e acquisire sempre più fiducia fino a mettere l'agognata parola FINE.

Se vuoi approfondire la scrittura romanzesca e hai bisogno di confrontarti con me puoi contattarmi da qui ma intanto fai i conti con l'APC.

venerdì 8 luglio 2011

Esercizi di scrittura: tua madre...

Presento con piacere a tutti i lettori Anna Matacchione e il suo racconto breve, ispirato da uno degli esercizi del minicorso Storie brevi, intitolato Tua madre.


Per partecipare, iscriviti inserendo il tuo nome e la tua email nel form qui accanto: riceverai immediatamente l'ebook gratuito Costruire la trama.


Ecco il racconto e auguri ad Anna.

Ricordo ancora il suo sguardo, nei pomeriggi passati insieme a fare i compiti, a casa tua.

I suoi occhi si stringevano in un sorriso tenero e amorevole posandosi su di te.

Io la fissavo incantata, nutrendomi di quell’amore sconosciuto e sognato che dai suoi occhi,
sfiorando appena i lembi del cuore, si irradiava in tutta la stanza, come profumo di biscotti appena
sfornati, carezzandomi l’anima.

Mio Dio quanto amore respiravo e quanto segretamente ti ho invidiata.

Mai sarei andata via. E quanto a lungo ho desiderato e sognato invano, come respiro vitale, che gli
occhi di mia madre si posassero su di me almeno una volta, con la dolcezza struggente e infinita
di … tua madre…

lunedì 4 luglio 2011

Una prima pagina da manuale

Marco Archetti ha da poco pubblicato con Feltrinelli il suo quinto lavoro, Sabato,addio e io, dopo aver buttato un occhio alla prima pagina, ho deciso che avrebbe accompagnato il mio viaggio di questi giorni.

Perché ho preso questa decisione?

Perché Archetti ha scritto una prima pagina da manuale e, quando l'ho letta, ho immediatamente pensato a questo post.

Perché da manuale?

Perché il congegno architettato dallo scrittore "risucchia" il lettore lanciandogli ogni esca possibile in poco più
 di venti righe iniziali.