mercoledì 30 novembre 2011

Il mensile di Iltuowritingcoach: Novembre 2011

Gli ultimi post sul mondo della scrittura creativa e narrativa, a portata di mano per te!

Scrivere per simboli
È partita una serie di articoli sul livello simbolico della scrittura.

La prima parte, uscita il 6/11/2011, ti introduce nel mondo del simbolismo narrativo, evidenziando come ogni storia che raccontiamo sia in realtà la descrizione di come un personaggio si trasforma in qualcos'altro e in che modo questo passaggio di stato riesca a coinvolgerci ed appassionarci come lettori, oltre che a consentirci di proiettare le nostre stesse aspettative, da scrittori.

Nella seconda parte, del 25/11/2011, riporto alcuni esempi e considerazioni su come i cicli vitali - il tempo, le stagioni, le età - vadano a "informare" le nostre storie, diventando nello stesso tempo sia chiavi di lettura della vicenda, sia elemento creativo e drammaturgico, in grado di offrire agli autori la "soluzione" all'enigma che ogni storia costituisce per chi la scrive.

Raccontati una storia
Un esercizio creativo - già presente in forma ridotta nel minicorso legato a questo blog - che ti permetterà di superare qualsiasi blocco della creatività.

Forse non sai che dentro di te c'è qualcuno - un'entità, uno spirito, la tua anima? - in grado di scrivere al tuo posto, come un ghostwriter, la storia che da tempo sogni di mettere su carta.

Devi solo metterlo in condizione di farlo, e in questo post ti spiego come e che cosa fare.

venerdì 25 novembre 2011

La scrittura simbolica - seconda parte

I cicli della natura
Hai mai fatto caso al tempo in cui una storia si svolge?

Non sto parlando della semplice estensione del tempo ma del suo costituire una o più unità temporali convenzionali.

Dal giorno alla notte, dalla primavera all'inverno, dalla giovinezza alla vecchiaia.

venerdì 18 novembre 2011

Il ghostwriter che c'è in te

Immagino tu sappia che cos'è un ghostwriter: qualcuno che in pratica scrive al posto di qualcun altro che poi ci mette solo la firma.

Non so se tu abbia mai pensato di cercare questo qualcuno che potesse scrivere al posto tuo ma ti assicuro - a giudicare dalle mail che ricevo - che è un pensiero più diffuso di quanto si possa credere.

Perché si dovrebbe aver bisogno di un ghostwriter?

Questa figura in realtà nacque perché alcuni scrittori, per motivi politici o sociali, non potevano comparire come autori dei loro scritti né potevano utilizzare pseudonimi.

In seguito, il ghostwriter è diventato una sorta di scrittore su commissione che fa il lavoro "sporco" per chi poi suggella con il suo nome l'opera scritta dal "fantasma".

Potremmo dunque pensare che chi voglia servirsi di un ghostwriter sia quantomeno pigro, se non un imbroglione.

Io lo definirei innanzitutto una persona che non riesce a trovare idee su cui scrivere e ha bisogno della "testa" di qualcun altro.

Ma attenzione: non ci troviamo spessissimo anche noi, che ci definiamo invece scrittori, nella stessa situazione?

Non attraversiamo anche noi periodi di "secca" della nostra creatività?

Non dubitiamo mai di aver smarrito per sempre la nostra capacità di narrare storie?

Solo la nostra etica, allora, ci differenzia da quella di chi sarebbe disposto invece a farsi scrivere ciò che da solo non riesce.

E l'etica, si sa, deriva comunque anche dai condizionamenti ambientali.

Siamo dunque tutti bisognosi, in potenza, di un ghostwriter?

La mia risposta è , ma questo non vuol dire che il ghostwriter di cui abbiamo bisogno stia là fuori da qualche parte.

Il ghostwriter a cui penso io è celato dentro di te.

domenica 6 novembre 2011

La scrittura simbolica - prima parte

Con questo post do il via a una miniserie di articoli sul livello simbolico della scrittura, che non puoi ignorare in nessun modo se la scrittura e la narrazione sono le tue passioni.

Quasi tutti i percorsi formativi - anche i miei corsi, lo ammetto - puntano soprattutto al livello analitico della scrittura: struttura, composizione, costruzione, equilibrio, stile.

In questo caso, la scrittura non ha altro significato che sé stessa.

È normale, che cos'altro dovrebbe significare? potresti chiederti.

In realtà, appena inizi a raccontare, il racconto si sviluppa con un'ombra di sé stesso, il livello simbolico, che si "nasconde" dietro i personaggi, le loro azioni, le ambientazioni,  e tutte le immagini.

Un simbolo è un segno che viene usato convenzionalmente al posto di un altro.

Questo vuol dire che ogni cosa che scrivi "sta per qualcos'altro": ma per che cosa?