venerdì 30 settembre 2011

Il mensile di Iltuowritingcoach: Settembre 2011

Ma che sapore ha...?
Cosa rende un piatto interessante?

La capacità di stupirti?

Il potere di evocare sapori perduti?

L'intensità del gusto?

La persistenza al palato?

Tutte queste cose messe insieme?

Quanti aspetti della scienza culinaria sarebbe possibile trasferire - mutatis mutandis - alla letteratura!

Se il tuo scopo è diventare una scrittrice o uno scrittore più interessante e stuzzicare i sensi del lettore, prova con Qualche spezia per insaporire le tue storie.

Da un libro all'altro
Il lettore cerca emozioni, non c'è dubbio.

Per questo, se la trama, il racconto, i personaggi, persino la storia editoriale di un testo sono capaci di creare una vertigine, un corto circuito, avvolgendosi su sé stessi, il successo è garantito.

In letteratura questo accade - quasi - sempre quando ci sono Libri che parlano di libri: se questa particolare forma di racconto stimola la tua curiosità, vieni a scoprirne di più adesso.

Più veloce della luce!
Quanto dev'essere lunga, una storia, per potersi dire ben riuscita?

Ho fatto qualche ricerca, imbattendomi in risultati spesso sorprendenti e senza dubbio spiazzanti.

Se nella storia letteraria spiccano romanzi fiume e tomi di migliaia di pagine, ancor più singolari sono le Storie brevi...ssime, di cui puoi leggere in questo post.

Dimmi come narri e ti dirò che scrittore sei
Come funziona la mente narrativa?

C'è chi espone dati, informazioni, che vanno a incastrarsi tra loro come in un grande affresco.

C'è chi invece dipinge scene su scene descrivendo dettagli, azioni, particolari che gettano una luce singolare sul tutto di cui fanno parte.

L'eterna diatriba della narrazione si può riassumere in questa domanda: mostrare o dire, cosa è meglio?

mercoledì 21 settembre 2011

Mostrare o dire: cosa è meglio?

Chi scrive - soprattutto se alle prime armi - corre sempre il rischio di cadere nella pura esposizione delle informazioni, invece di offrirne una versione drammatica.

Ci sono felici eccezioni, come i passaggi descrittivi, non solo necessari ma spesso desiderabili, per visualizzare personaggi e ambienti.

Alcuni autori poi - come Garcìa Marquez - sanno usare l'esposizione d'informazioni così bene da non pesare minimamente sull'attenzione del lettore.

Noi comuni mortali, invece, abbiamo bisogno di "pigiare il pedale della drammatizzazione" per rendere davvero efficaci personaggi, sentimenti e situazioni narrative.

martedì 13 settembre 2011

Storie brevi...ssime!

Story Bytes è un'idea assolutamente unica nel panorama delle proposte narrative indipendenti della rete: creato da Mark Stanley Bubien, questo piccolo sito contiene storie brevissime che tuttavia, proprio per la loro stringatezza, denotano un solido artigianato e un'acume singolare.

Attenzione, però: per brevissime, non intendo mezza pagina, dieci righe, cinque, tre...

Le storie di Bubien sono talmente brevi da essere catalogate, nel sito, in base al numero di parole di cui si compongono.

Tralasciando quelle che superano le cento parole - che personalmente farei rientrare nelle storie brevi, senza superlativo - puoi trovare racconti da 64 parole, 32, 16, 8, 4, 2, 1 e perfino 0 termini!

giovedì 8 settembre 2011

Libri che parlano di libri

Non faccio recensioni, perciò, se cito testi è solo perché sono un ottimo esempio per analizzare elementi stilistici o compositivi che ritengo interessanti.

Ho già parlato di quanto possa essere affascinante la scrittura nella scrittura, per questo voglio segnalare il meraviglioso Storie di libri, amati, misteriosi, maledetti a cura di Giovanni Casalegno per la Einaudi, uscito proprio poco tempo fa.

Sebbene esistano molti romanzi in cui i libri sono protagonisti assoluti - da Il nome della rosa che in qualche modo ha risvegliato l'interesse su questo tema, passando per i vari mistery e thriller di variegata fattura, fino al recente Il libro segreto di Dante di Francesco Fioretti - altrettanto numerosi e intriganti sono i racconti sui libri.

venerdì 2 settembre 2011

Qualche spezia per insaporire le tue storie

Come racconti le tue storie?

Ti sembra di riuscire a narrare tenendo vivo l'interesse fino alla fine o temi che i lettori possano abbandonarti strada facendo?

Hai delle buone idee di partenza ma poi ti perdi senza riuscire a mettere insieme una storia interessante?

Sebbene per narrare ci voglia una storia, la narrazione è pur sempre comunicazione e anche la migliore trama di questo mondo può risultare illeggibile se raccontata male.

Avere una grande inventiva senza le giuste doti comunicative può essere un serio svantaggio, perché i lettori prediligono autori capaci di guidare la loro attenzione con la propria voce narrante, per farsi portare dalle loro parole sulle onde delle emozioni.

Non si possono scindere la creatività nell'inventare una trama dalla capacità di comunicarla nel modo migliore.

Uno scrittore interessante fa più strada di uno scrittore che inventa grandi storie senza saperle raccontare.

Forse le tue storie non sono noiose ma hanno bisogno di "una spruzzata di spezie" che le rendano più intriganti.

Ecco qualche suggerimento da tener presente quando scrivi la stesura del tuo racconto: