domenica 23 settembre 2012

Ma come parli? Guida al dialogo realistico

Dialogando s'impara
Narrare non sempre vuol dire ricalcare la realtà così come la vediamo e la viviamo.

Nei racconti ovviamente accade una percentuale di cose strane, anomale, molto più alta e concentrata di quante ne avvengano in una vita nella media.

Ma non si tratta solo degli avvenimenti: anche il modo di pensare, sentire e comunicare dei personaggi può essere più o meno differente.

Da che cosa è data questa differenza?

domenica 16 settembre 2012

Liberi di scrivere

Scrittura libera: mai sentito?

Io ne ho parlato in questo post, e in rete così come nei libri sulla scrittura fioccano i consigli su come svolgere questo... esercizio? Impegno? Pratica? Trucco?

Quando tenti di imprigionare la scrittura libera in una definizione, ti accorgi che non puoi rendere davvero l'idea piena della sua essenza.

Sì, la scrittura libera - ossia scrivere a raffica senza fermarsi e soprattutto senza giudicare ciò che stai scrivendo mentre lo stai facendo - è utile per un sacco di scopi.
  • La scrittura libera migliora la tua fluidità
  • La scrittura libera accresce la tua creatività
  • La scrittura libera scavalca qualsiasi blocco dello scrittore

È tutto vero, è tutto questo ma è molto di più.

Perché chi pratica la scrittura libera ha la possibilità non tanto di scrivere, quanto di liberarsi.

È sull'aggettivo libera che devi concentrarti.

La scrittura libera ti mostrerà la tua vera libertà.

Ma di quale o quali libertà stiamo parlando?

venerdì 14 settembre 2012

Il tuo personaggio in due parole

Dopo aver parlato di come scrivere la tua storia in due righe, vediamo se ci riesce di dare qualche dritta su come creare in maniera espressa il tuo personaggio.

La creazione del personaggio ha la sua fase più delicata proprio all'inizio, quando bisogna gettare le basi della sua esistenza e dargli un'impronta tale da renderlo originale e inconfondibile.

Tutti sanno che un personaggio è tale se svolge una funzione precisa nel racconto, cioè - come si dice per semplificare - ha un obiettivo da raggiungere.

A volte la storia racconta del modo in cui i personaggi raggiungono i loro scopi, intesi come lavori da svolgere, missioni da completare, cose di cui entrare in possesso.

Un personaggio deve ucciderne un altro, un detective deve scoprire il colpevole, un avventuriero deve raggiungere una terra lontana, una fanciulla deve conquistare il cuore di qualcuno.

Altre volte, però, il personaggio muove i suoi primi passi nella storia con uno scopo e poi le circostanze iniziano a dirottarlo altrove, anche se per lungo tempo egli continua a pensare di dover raggiungere il primo obiettivo illustrato.

Quindi, dire che un personaggio ha un obiettivo può essere ovvio e nello stesso tempo fuorviante.

Altrettanto vero che del personaggio bisogna conoscere com'è dentro e com'è fuori, e sembra che il suo destino si giochi sulla quantità e la qualità dei dettagli che lo scrittore riesce ad assegnargli.

Anche in questo caso, ci sono scrittori che preparano lunghe relazioni e raccolte dati sui loro personaggi, creando la loro biografia pregressa, e quindi il loro carattere, in modo da renderli vivi.

Altri scrittori invece si lanciano a capofitto nel dipingere i propri eroi, rimpinzandoli di tutti i dettagli che vengono loro in mente.

Con la tecnica del personaggio in due parole, invece, tu costruirai l'indispensabile per far sì che il tuo personaggio prenda vita, affinché le sue caratteristiche ti aiutino a sviluppare meglio l'intera storia, ma con un risparmio di tempo ed energie notevole, rispetto alle altre metodologie.

sabato 8 settembre 2012

Quanto dura la lettura?



 Ovvero, quanto tempo ci vuole a leggere un romanzo, un racconto, un testo narrativo in genere?

Giro intorno alla domanda, perché mi sono imbattuto nella versione audiolibro di Hanno tutti ragione, il romanzo in cui Paolo Sorrentino amplia l'epopea di Tony Pisapia, il personaggio del suo primo film L'uomo in più, ribattezzato Tony Pagoda, e che quest'anno ha avuto seguito in Tony Pagoda e i suoi amici, tutti per La Feltrinelli.

Spulcio l'indice della confezione, che contiene la lettura del romanzo a opera di chi lo ha incarnato sullo schermo, cioè Toni Servillo, e leggo Durata totale 11 ore e 5 minuti.

La prima riflessione è più che altro un tuffo all'indietro, a quando l'ho letto: quanto tempo ci avrò messo, io?