mercoledì 27 giugno 2012

Il mensile di Iltuowritingcoach: Giugno 2012

Errare è umano
Perseverare è diabolico, si dice.

Per questo, con la serie di post sugli errori da evitare puoi fare un salto in avanti e dare più qualità ed efficienza alla tua scrittura.

Questo mese abbiamo parlato di precisione, dialoghi e uso della prima persona narrativa.

L'enigma delle storie
Strani sono i percorsi della mente e della creatività, quando si cerca di inventare una trama, di creare un soggetto, di sviluppare un'idea narrativa.

Ancor più strano è scoprire che mille spunti ci circondano di continuo, che la nostra prossima storia si celi in uno sguardo incrociato per caso, in una frase portata dal vento alle nostre orecchie, in un'immagine che incrocia il nostro cammino.

Più strano dello strano (e più vero del vero!), infine, scoprire che nella Settimana Enigmistica si celino tantissimi spunti creativi che ti permetteranno di inventare storie sorprendenti di sicuro impatto sui lettori.

Influenze letterarie
Sebbene molti appassionati di scrittura lo neghino, arriviamo al desiderio di scrivere, di raccontare, di costruire trame e intrecci dopo lo stimolo di un racconto, di un romanzo, di una storia che qualche scrittore ha realizzato prima di noi.

Fin qui si chiama ispirazione.

Tuttavia, se ci innamoriamo in modo particolare di un determinato autore, è molto probabile che la sua influenza si manifesti nella nostra scrittura.

Leggi il post adesso per capire come vivere l'emulazione dei tuoi scrittori preferiti e come andare oltre per trovare la tua vera voce.

giovedì 21 giugno 2012

Sbagliando s'impara... a scrivere: io racconto

Hai la tua storia da raccontare, forse l'hai anche già scritta, o addirittura ti sembra pronta da presentare a concorsi e case editrici.

Ma hai riflettuto bene sulla voce narrante?

Chi è il narratore della tua storia?

Hai scelto di raccontare dall'esterno, o immedesimandoti in uno dei personaggi?

Sono scelte che cambiano radicalmente l'effetto della tua storia sul lettore, e se vuoi approfondire il tema comincia a leggere questo post.

Voglio metterti in guardia dall'uso del narratore in prima persona, senza tuttavia scoraggiarti dal provarlo.

Sappi però che è una modalità che facilmente induce in errore.

La narrazione in prima persona, infatti, tende a essere troppo autoreferenziale, il personaggio narrante finisce col sovrastare gli altri, e questo diminuisce la complessità del tuo racconto.

Soprattutto, la prima persona porta chi scrive alla monotonia lessicale, alla debolezza scenica e alla lentezza espositiva.

Vediamo perché e come risolvere questi problemi.

martedì 19 giugno 2012

Lasciati ispirare!

Ci sono due verità scomode ma innegabili, nella scrittura narrativa:

  • tutti gli scrittori in qualche modo hanno copiato dai loro predecessori
  • molti di essi non lo ammetteranno mai, e la maggior parte di questi non lo ammetterebbe perché in realtà non se ne rende conto
Te le ho buttate lì nude e crude, ma attorno a queste due verità ruota una questione con la quale devi fare i conti, se vuoi scrivere per raccontare.

venerdì 15 giugno 2012

Sbagliando s'impara... a scrivere: dialoghi

Scrivere un buon dialogo non è cosa semplice, e l'argomento non si esaurisce mai.

Non solo ho scritto questo e quest'altro post sul tema, ma l'abilità di far parlare i personaggi tra loro è trattata nei miei corsi sia in Accademia del romanzo sia in quello specifico Tutto sul dialogo.

Un dialogo si può sbagliare per questioni di contenuto, per come abbiamo disegnato i personaggi, per problemi di coerenza narrativa.

Tutti questi problemi si risolvono leggendo e scrivendo in continuazione, con l'esperienza.

C'è però un tipo di errore che si può correggere fin dall'inizio, ed è l'uso di legature e descrizioni.

La legatura è l'informazione su chi sta parlando, per esempio "Non farmi ripetere sempre le stesse cose!" disse Maria.

La descrizione è l'informazione su che cosa fa chi sta parlando e/o chi ascolta, per esempio "Ti sto ascoltando, non vedi?" rispose con gli occhi bassi Alfredo, mentre Maria seguitava a percorrere la stessa mattonella su e giù.

Come usare al meglio questi due strumenti ed evitare gli errori più comuni?

giovedì 14 giugno 2012

Inventare storie è facile? Strano, ma vero!

Avere buone idee per una storia da raccontare in un romanzo sembra molto difficile.

Eppure, leggi queste e dimmi se almeno qualcuna di esse non sarebbe abbastanza intrigante:

  • Un uomo colleziona migliaia di tipi di manette diverse per progettare un colpo di stato moralistico
  • Un tizio resta seduto in auto più di 200 giorni per un rito magico
  • Una pornostar decide di battere il record di prestazioni andando con 600 uomini
  • Uno scultore usa il cibo come materiale di lavoro ma in seguito a una crisi economica gli chiedono di cedere le sue sculture per sfamare le persone
  • Un uomo si guadagna da vivere facendosi risarcire dai titolari di ristoranti nei quali finge di soffocarsi a causa del cibo servito
  • D'Annunzio temeva il 13 al punto di sostituirne la scrittura con la formula 12+1, così un critico scopre che nelle sue opere c'è uno strano codice
  • Uno scultore siciliano realizza la statua di un enorme seme d'arancia, senza dire che in realtà l'ha trovato scavando il terreno nel quale voleva costruire una casa, ma il seme col tempo germoglia e dà vita a un agrume gigante che i cittadini vogliono proteggere e gli speculatori vogliono sfruttare a fini commerciali
  • Un uomo dalla vita turbolenta e membro di sette religiose che istigano al suicidio viene ingaggiato da un agente dello spettacolo che lo trasforma in fenomeno televisivo
  • Milioni di ragni si preparano a invadere un piccolo paesino dove si sta preparando un matrimonio alla grande che coinvolgerà tutta la cittadinanza
I lettori di Chuck Palahniuk forse avranno riconosciuto la terza, la quinta e l'ottava idea dell'elenco come i soggetti di tre famosissimi romanzi dello scrittore statunitense, nell'ordine Gang Bang, Soffocare e Survivor.

Tuttavia, tra queste tre idee e le altre sei c'è una forte affinità: sono tutti fatti veri o verisimili, e quando non lo sono partono da fatti di cronaca reali, si basano tutti sul portare all'assurdo un comportamento o una condizione, oppure si fondano su un evento straordinario ma naturale e possibile.

Se ho inserito nell'elenco le idee di Chuck Palahniuk è per farti capire che anche lui è partito, per tutti i suoi romanzi, da idee apparentemente assurde e molto ma molto originali.

Da dove vengono le altre sei idee?

sabato 9 giugno 2012

Sbagliando s'impara... a scrivere: bando alla vaghezza



 Se dovessi dirti la regola di tutte le regole che chi scrive deve inderogabilmente seguire, allora ti direi che è essere precisi.

Quando scriviamo non dobbiamo cercare le parole nel momento in cui le dobbiamo esprimere, come quando si parla.

Per fortuna, abbiamo il tempo di sceglierle, testarle, magari cambiarle.

Perciò, se una scrittura appare vaga, non solo è debole, ma è anche condannabile, perché l'autore non ha rispettato il suo principale dovere.

Leggi questi esempi:

  • Giorgia guardò l'abito che sembrava ricoperto di strani uccelli svolazzanti
  • Il coltello si piantò nel muro a circa venti, venticinque centimetri dalla mia guancia
  • Il dottore era in ritardo di quasi quarantacinque minuti, quando quel semaforo divenne rosso, forse perché la sua auto era sfrecciata troppo velocemente davanti alle telecamere
Riesci a cogliere gli elementi vaghi?

Ognuna delle frasi contiene parole non necessarie che, se eliminate, potrebbero rendere l'impatto narrativo più potente e l'immagine illustrata più definita.

Proviamo a cambiarle.