lunedì 31 ottobre 2011

Il mensile di Iltuowritingcoach: Ottobre 2011

Nel mese di ottobre abbiamo parlato di...

Come (e che cosa) scrivere al proprio editore
Se lo chiedono in tanti, e questo li manda in tilt; altri non se lo chiedono affatto, il che li porta a rimuginare sui possibili motivi di un rifiuto da parte di un editore o di un agente.

In questo post scoprirai come accompagnare il tuo manoscritto e aumentare le tue chances.

Contro i momenti di stallo
Nessuno di noi è immune da fasi di magra, periodi improduttivi o addirittura vere e proprie crisi.

Il problema non sta nelle fasi, nei periodi o nelle crisi ma nello spavento che provocano in noi, spavento che finisce per inceppare ancor di più i nostri meccanismi creativi e mentali.

I periodi no della scrittura hanno sicuramente uno dei motivi tra quelli elencati in questa pagina, perciò corri a leggerla.

La cosa più importante...
...non è scrivere, ma revisionare.

Non mi stancherò mai di dirlo.

Ci vuole un po' di distanza per vedere bene l'insieme delle cose.

Per questo, il controllo finale del testo resta l'unica maniera certa di migliorare seriamente la propria opera.

Ecco per te una lista di cose da controllare prima di dirsi ho finito il mio libro!

domenica 30 ottobre 2011

Scrivere un libro, e soprattutto controllarlo!

Correggere un testo spesso finisce per essere solo una scusa per rimpinzarsi di caffè e non completare mai l'impresa.

Revisionare non è facile e, se fatto a tentoni, può farci diventare come Sisifo in un eterno ricominciare... a bere caffè.

Se dovessi riassumere in una lista le domande più importanti per controllare la correttezza, la qualità e lo stile di un racconto, direi che ogni narratore, appena completata la sua stesura, dovrebbe chiedersi:

domenica 16 ottobre 2011

Perché la tua scrittura non va avanti di un passo

...e cosa fare per dargli una mossa, potrei continuare.

Scrivere è difficile, d'accordo.

Scrivere ogni giorno, come fosse l'attività principale della tua vita, dedicargli il giusto tempo e il giusto impegno, poi, sembra ai più un'impresa.

La difficoltà comporta il rischio di fallire, per questo molte persone rinunciano, pur di non dover affrontare lo spettro del fallimento.

In questo modo, si condannano a una vita senza...

  • senza essere ciò che sognavano di essere
  • senza essere ciò che davvero sono, dentro di loro
  • senza aspettative degne di rendere la vita significativa
  • senza scoprire mai se ne sarebbero state capaci
Far diventare la scrittura protagonista della tua vita non dipende dal caso, dalla fortuna o dalle congiunzioni astrali.

Alcune cose funzionano, altre no.

Poiché a me piace sempre liberare la strada dagli ostacoli, ecco alcune importanti ragioni per le quali la tua scrittura non va avanti di un passo.

mercoledì 5 ottobre 2011

Caro editore, ti scrivo...

Chissà se mi pubblicheranno mai un libro, dice l'esordiente a sé stesso, quando fantastica sul suo futuro d'autore.

Chissà se leggeranno mai il manoscritto che gli ho inviato, farebbe bene a dirsi quell'esordiente, prima di costruire su qualcosa di molto "arioso".

Per valutare la qualità, e quindi, la convenienza nel pubblicare un nuovo lavoro, l'editore - o l'agente - deve leggerlo.

Per leggerlo, deve volerlo fare.

In genere, noi esseri umani - quando è in nostro potere - facciamo solo quello che vogliamo, ciò per cui ci sentiamo motivati.

Inviare dunque un testo a qualcuno per farselo pubblicare, senza offrire validi motivi per prenderne visione significa già falciare via il cinquanta per cento delle possibilità.

Perché tra l'esorbitante numero di testi che arrivano in una casa, i criteri di preselezione adottati da chi ci lavora, il taglio delle pubblicazioni che deve corrispondere ovviamente al testo inviato, il lavoro di editing che sicuramente verrà operato, a partire dal titolo che di solito gli editori cambiano per partito preso, si tratta veramente di passare in un crivello.

L'ideale è spedire una presentazione delle proprie intenzioni, una lettera che spieghi all'editore l'idea della tua storia, il senso che ha per te averla scritta e volerla vedere pubblicata proprio presso di lui, e magari un estratto del testo vero e proprio.